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12.09.2022
RIFLESSIONI
IL TAVOLO DA LAVORO DI GIANNI DE TORA
esposto per la prima assoluta in occasione della Personale:"GEOMETRIE DEL TEMPO"Palazzo delle Arti di Capodrise (CE)10 Marzo | 14 Aprile 2018
Parto dal bellissimo ed evocativo testo scritto per l'occasione della mostra a Capodrise da Michelangelo Giovinale che cosi' recita:
".....Prelevato dallo studio dell’artista, sarà esposto in mostra, il suo tavolo da lavoro.
Conserva intatti i segni del suo percorso artistico, stratificati nel tempo. Ed anche nel disordine e nella casualità, propri di un tavolo
d’artista, resistono, con preciso rigore, i resti della sua pittura, come note a margine di un foglio.
La descrizione, che dà di questo tavolo, Marco Papa, è quella di un “Pollock geometrico”.
Una definizione appropriata che coniuga due polarità della vita di Gianni De Tora: il suo essere uomo mediterraneo,
con il suo inseparabile “panama bianco”, e il suo vivere nel rigore geometrico che l’artista
ha saputo portare ,compiutamente, a estrema sintesi....."
La descrizione che ne da' Marco Papa è proprio la sintesi di tutto l'essere di Gianni De Tora e quindi del suo tavolo da lavoro è un
Pollock Geometrico.
Abbiamo sempre cercato di custodire in tutti i modi possibili, anche tra vari traslochi del suo studio, questo oggetto che nella sua
visibilità a Capodrise si potrebbe dire "monco" in quanto abbiamo anche custodito quasi tutto il materiale che lui non osava spostare
da questa base rettangolare ma che purtroppo per la mostra a Capodrise non abbiamo voluto e potuto attuare.
L'idea è nata da Michelangelo Giovinale che rimase folgorato da questo " reperto " perchè col passare degli anni possiamo cosi' definirlo.
Giovinale capi' subito anche la nostra visione complessiva dell'opera e della memoria per l'artista sia come familiari a lui vicino sia
come eredi del suo operato e quindi si decise di dare vita alla esposizione di questo che tu , Renato, hai soprannominato Nuovo Mondo ....
forse riferendoti al mondo tanto desiderato da Cristoforo Colombo? ....ma forse nella intuizione di Gianni non ci sarà mai stata una
considerazione per il tavolo che lui usava come supporto forse solo tecnico e non di sua memoria questo non lo sapremo mai ma sicuramente
ci sono impresse le tracce indelebili della sua visione della pittura in quanto pittura ....materia e della creazione artistica
che ha suggellato tutta la sua vita .....
MARIA STEFANIA FARINA DE TORA