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12.09.2022
il gruppo "GEOMETRIA E RICERCA"
con particolare riferimento alla:
MOSTRA AL MUSEO DEL SANNIO (BN)
5 aprile / 31 maggio 1980
INTRODUZIONE STORICO-CRITICA
CENNI SU PARTECIPAZIONI DI OSPITI IMPORTANTI, CURATORI E CRITICI PRESENTI
INTRODUCTION HISTORICAL CRITICISM
NOTES ON SHARES OF HOSTS IMPORTANT, CURATORS AND THESE CRITICAL
“Sette pittori vogliono cambiare Napoli” questo è il titolo dell'articolo scritto da Gino Grassi apparso sul quotidiano Napoli Oggi del 16 gennaio 1980 per recensire, con molta acutezza, la pubblicazione del volume “L'Immaginario Geometrico” scritto da Luigi Paolo Finizio sul gruppo '' Geometria e Ricerca'' di Napoli che vide la partecipazione degli artisti: Renato Barisani, Carmine Di Ruggiero, Guido Tatafiore, Gianni De Tora, Riccardo A.Riccini, Giuseppe Testa e Riccardo Trapani.
Da qui partiamo per una brevissima analisi di questo sodalizio che durò dal 1976 circa fino alla fine del 1980 e che ha segnato, per l'avanguardia artistica napoletana ma poi anche nazionale e internazionale, un punto di importante sviluppo e di “....rivalutazione della ragione e, pur senza processare il quadro (al contrario delle avanguardie concettuali), i sette pittori di "Geometria e ricerca" puntano ad una rivalutazione dell'artista nel "sociale", mediante l'analisi dello spazio che poi non é altro che rioccupazìone razionale del territorio. È evidente che ci troviamo di fronte ad un'analisi teoretica che, tuttavia, finisce per giovare a tutta un'area di ricerca, specie in una città come Napoli, dove sono ancora da creare strutture sociali valide ed atte a far superare la spaventosa involuzione.....” come spiega l'articolo di Grassi.
Gli anni Settanta rappresentarono, indubbiamente, l'apice ma anche la crisi di quel movimento di contestazione, partito dal Sessantotto, teso a denunciare la profonda crisi di identità nella quale veniva a trovarsi la società capitalistica, ormai completamente assoggettata al dilagante consumismo di massa. Nelle arti visive si assisterà all'avvento del Concettuale e tutte le sue derivazioni (Land art, Body art, Poesia visiva) che metteva in discussione tutti gli elementi legati al processo creativo e queste correnti rifiuteranno sempre più ogni tipo di mercificazione dell'arte ricercando invece l'Happening o performance. In Italia si svilupperanno una serie di esperienze di “...intervento creativo all'interno di un generale processo di partecipazione, ricostruzione e 'animazione' collettiva del tessuto sociale, nel tentativo di portare l' 'immaginazione al potere' in una prospettiva di una nuova qualità della vita...” come ebbe a scrivere Enrico Crispolti nel 1977. A Napoli, all'interno di una situazione culturale dominata da un falso sentimentalismo di matrice tardo-ottocentesca che invadeva il mercato artistico, si svilupperà una ricerca tesa alla “formulazione di un linguaggio operativo capace di liberare il modo di vedere dai condizionamenti della consuetudine ereditaria locale e dalla coartazione dei mass media...” scriveva De Tora, attraverso i simboli universali della geometria.
La pubblicazione dell'importante testo edito dall'I.G.E.I. (Istituto Grafico Editoriale Italiano, Napoli) nel 1979/1980, scritto con molto acume da Luigi Paolo Finizio, analizzò un fenomeno centrale della cultura artistica napoletana partendo dalla comprensione storica e critica dell'astrattismo a Napoli dagli anni del secondo dopoguerra a quegli anni Ottanta, attraverso le tracce delle singole esperienze creative degli artisti coinvolti.
Prima dell'uscita del volume di Finizio, gli artisti avevano esposto in altri contesti quali tra gli altri: Arte Studio Ganzerli, Napoli (1976- con Siano e Venditti); American Studies Center, Napoli (1977); Il Salotto, Como (1977); Centro 2B, Bergamo (1978).
Il 1980 sarà per il collettivo l'anno più prolifico con le importanti esposizioni tra cui quella alla Galleria Fiumarte a Roma (che vide la partecipazione oltre che dell'autore del libro Luigi Paolo Finizio anche di Enrico Crispolti, Carlo Belli, Mirella Bentivoglio), successivamente quella più significativa al Museo del Sannio a Benevento, voluta fortemente dall'allora Direttore della struttura il Prof. Elio Galasso (con la partecipazione di Filiberto Menna, Enrico Crispolti e Luigi P. Finizio), alla Galleria Lineacontinua a Caserta (con la partecipazione di Enzo Battarra, Matteo d'Ambrosio e Ciro Ruju), al Cortile di Bologna (con la partecipazione di Bruno D'Amore).
Il percorso del Gruppo si fermò nel 1980 anche a causa della prematura morte di Guido Tatafiore, che determinò anche un momento di riflessione sulle diverse ricerche, alla luce di nuove esperienze individuali.
“....Alla ormai rassegnata, se non proprio, autolesionistica perdita dell' 'oggetto artistico', tra fenomeni di body- art, concettualismo, narrative-art e per ultimo, di azioni nel sociale, che dalla falsa alternativa di 'opera e comportamento' proposta alla Biennale di Venezia del '72 giungono alla (….) Biennale del '76, il nostro gruppo Geometria e Ricerca, anche se non certo il solo, ha il merito di ribadire l'inesauribile continuità del valore di incidenza e di azione innovativa che hanno in sé le pratiche storiche dell'arte...” come scrive Luigi Paolo Finizio.
Bisogna, infine, ricordare l'importante ricognizione/ricordo del Gruppo “Geometria e Ricerca 1975-1980” curata magistralmente dalla Prof.sa Mariantonietta Picone Petrusa presso l'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli nel gennaio del 1996 e che vide la partecipazione di Luigi Paolo Finizio, Angelo Trimarco, Gillo Dorfles ed Enrico Crispolti.
"Seven painters Napoli want to change" this is the title of the article written by Gino Grassi in the newspaper Today Naples on 16 January 1980 for review, with much acuity, the publication of the book "The Imaginary Geometric" written by Luigi Paolo Finizio on group '' Geometry and Research '' of Naples which saw the participation of artists: Renato Barisani, Carmine Di Ruggiero, Guido Tatafiore, Gianni De Tora, Riccardo A.Riccini, Giuseppe Testa and Riccardo Trapani.
From here we leave for a brief analysis of this partnership that lasted from about 1976 until the end of 1980 and that marked, for avant-garde art in Naples but then also nationally and internationally, an important point of development and ".... Revaluation of reason and, even without processing the picture (as opposed to the avant-garde concepts), the seven painters of" Geometry and search "point to a reassessment of the artist in the" social ", by analyzing space which then it is nothing but rational reoccupation of the territory. It is evident that we are dealing with theoretical analysis, however, eventually benefit the whole area of research, especially in a city like Naples, where they are still valid and to create social structures that help to overcome the dreadful involution ..... "as the article said di Grassi
The seventies represented, undoubtedly, the apex but also the crisis of the protest movement, started from sixty-eight, tended to denounce the profound crisis of identity which was to be the capitalist society, now fully subject to rampant mass consumerism. In the visual arts will witness the advent of Conceptual and all its branches (Land art, Body art, visual poetry) that questioned all the elements linked to the creative process and these currents increasingly refuse any kind of commercialization of art searching instead Happening or performance. In Italy they will develop a series of experiences "... Creative intervention in a general process of participation, reconstruction and 'animation' collective social fabric, in an attempt to bring the '' power to the imagination 'in the perspective of a new quality of life ..." as he wrote Enrico Crispolti in 1977. in Naples, within a cultural situation dominated by a false sentimentality of late-nineteenth-century matrix that invaded the art market, we will develop research aimed at "formulating a language capable of operating free the way you see the conditioning of custom inherited local and coarctation of the mass media ... " wrote De Tora, through the universal symbols of geometry.
The publication of this important text published dall'IGEI (Istituto Grafico Editorial Italian, Napoli) in 1979/1980, written with much acumen as Luigi Paolo Finizio, analyzed a central phenomenon of artistic culture Neapolitan starting from historical and critical understanding of abstract art in Naples from the years after World War II to those eighties , through the traces of individual creative experiences of the artists involved.
Before the release of the volume of Finizio, the artists had exhibited in other contexts such as among others: Art Studio Ganzerli, Naples (1976- with Siano and Venditti); American Studies Center, Naples (1977); The Lounge, Como (1977); Centre 2B, Bergamo (1978).
1980 will be for the collective's most prolific year with major exhibitions including those at the Galleria Fiumarte in Rome (which was attended as well as the author of the book Luigi Paolo Finizio also Enrico Crispolti, Carlo Belli, Mirella Bentivoglio) then the most significant in the Museo del Sannio in Benevento, strongly desired by the then Director of the Prof. Elio Galasso (with the participation of Filiberto Menna, Enrico Crispolti and Luigi P. Finizio), the Galleria Lineacontinua in Caserta (with the participation Enzo Battarra, Matthew d'Ambrosio and Ciro Ruju), the Courtyard of Bologna (with the participation of Bruno d'Amore).
The location of the group stopped in 1980 also due to the untimely death of Guido Tatafiore, which caused a moment of reflection on the different investigations, in the light of new experiences.
".... In the now resigned, if not, loss of self-defeating '' art object ', between phenomena of body-art, conceptualism, narrative-art and most recently, for actions in the social, that the false alternative of' work and behavior 'proposal at the Venice Biennale of '72 come to the (....) Biennale of '76, our group Geometry and Research, although certainly not the only, has the merit of reaffirming the endless continuity of the value of incidence and innovative action that in itself the historical practices of the art ... " writes Luigi Paolo Finizio.
Finally, we must mention the important recognition / remembrance Group "Geometry and Research 1975-1980" curated by masterfully Prof.sa Mariantonietta Picone Petrusa at the Institute Suor Orsola Benincasa of Naples in January 1996 and which was attended by Luigi Paul Finizio, Angelo Trimarco, Dorfles and Enrico Crispolti.
ELENCO DEI PRINCIPALI ARTICOLI SCRITTI PER LA MOSTRA SUI MEDIA
LIST OF KEY ARTICLES WRITTEN FOR THE EXHIBITION IN THE MEDIA
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Gino Grassi – Roma, 27-5-1976
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Gino Grassi – Roma, 24-2-1977
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Paola Santucci- La voce della Campania, 27-2-1977
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Mario Radice – La Provincia di Como, 9-6-1977
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Lorenzo Boggi – L'Eco di Bergamo, 2-3-1978
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Gino Grassi – Roma, 21-6-1978
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Maurizio Vitiello – Rivista Lo spazio, ottobre 1979
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Domenico Cara – Periodico L'Indice, sett-ott. 1979
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Flaminio Gualdoni – Il Giorno, Milano, 21.10.1979
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Gino Grassi – Napoli Oggi, 16-1-980
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Gerardo Pedicini – Roma, 29-1-1980
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Roberto Pasini – G7 Studio anno V, n.1, gennaio 1980
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Mario Penelope – L'Umanità, 29-2-1980
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Franca Zoccoli, Il Resto del Carlino, 19-3-1980
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Francesco Vincitorio – L'Espresso, 27-4-1980
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Corrado Ruggiero – Paese Sera, 30-4-1980
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Maurizio Vitiello – Politica Meridionalista,n. 4, aprile 1980
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Maurizio Vitiello – Politica Meridionalista, n. 5, maggio 1980
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Enzo Di Grazia – La Gazzetta di Caserta, 22-6-1980
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Enzo Battarra – Il Diario di Caserta, 27-6-1980
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Sandra Orienti – Il Popolo, 7-9-1980 -
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Corrado Ruggiero – Paese Sera , 29-10-1980
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Lino Cavallari – Il Resto del Carlino, dicembre 1980
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Bruno D'Amore, Gala International n. 99, marzo 1981
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Enzo Battarra – Il Giornale di Napoli, 6-1-1996
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Vitaliano Corbi – La Repubblica, 14.1.1996
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Ciro Ruju – Napoli notte, 14-1-996
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Massimo Bignardi – Il Denaro, 15-1-1996
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Maurizio Vitiello- Il Globo, 17-2-1996
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Vincenzo Trione – Il Mattino, 23.1.1996
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Maurizio Vitiello – Il Globo, 27-1-1996
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Gino Grassi – Rivista Nord-Sud, marzo 1996